Volta a Catalunya 2023, Primož Roglič precede Remco Evenepoel! Quinto Giulio Ciccone

Primož Roglič comincia subito col piede giusto la Volta a Catalunya 2023. Lo sloveno della Jumbo – Visma ha lanciato una perfetta volata sul traguardo di Sant Feliu de Guíxols precedendo Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), rinvenuto probabilmente un po’ troppo tardi sulle sue ruote. Il primo atteso confronto tra i due grandi protagonisti è andato così allo sloveno, che ovviamente indossa anche la maglia di leader della corsa, con il campione del mondo che sbatte un pugno sul manubrio una volta tagliato il traguardo. Terza piazza di giornata per Ide Schelling (Bora-hansgrohe), col nostro Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) che chiude con un buonissimo quinto posto.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Sin dal via ufficiale si registrano diversi attacchi, con un primo drappello di cinque corridori che tenta subito di avvantaggiarsi. A comporlo sono Txomin Juaristi, Ibai Azurmendi (Euskaltel-Euskadi), Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros RGA), Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) e Lorenzo Milesi (Team DSM), ma dopo quattro chilometri di gara questo tentativo viene neutralizzato dal gruppo. Poco dopo, però, altri cinque uomini vanno all’attacco, riuscendo questa volta a prendere un po’ di margine: si tratta di Alessandro De Marchi (Team Jayco-AlUla), Rune Herregodts (Intermarché-Circus-Wanty), Pau Miquel (Equipo Kern Pharma), Jetse Bol (Burgos-BH) e Oscar Onley (Team DSM), che riescono a rapidamente a guadagnare più di un minuto di vantaggio su un plotone che, tuttavia, prosegue ad alta andatura tirato dagli uomini Euskaltel-Euskadi, rimasti fuori dalla fuga.

Nonostante questo, però, i battistrada continuano a guadagnare terreno, avvicinandosi al primo GPM di giornata, l’Alt de Santa Pellaia, con quasi 3′ di vantaggio. Iniziata la salita e rendendosi conto di non riuscire a diminuire il gap, i corridori della Euskaltel si fanno da parte, lasciando l’onere dell’inseguimento a Cofidis e Alpecin-Deceuninck. I fuggitivi transitano quindi al GPM, conquistato da Herregodts, con un margine di 4’11”, vantaggio massimo concesso loro dal gruppo, che si spezza in diversi tronconi nel corso della discesa seguente, ricompattandosi una volta giunto in fondo. Nei chilometri successivi, comunque, il distacco inizia pian piano a calare, scendendo a 3’33” all’inizio del secondo GPM, l’Alt dels Angels.

A scollinare per primo in cima a questa salita è Bol, con il gruppo che, giunto al GPM con un distacco inalterato, nella successiva discesa si spezza nuovamente in diversi tronconi. Questa volta, ci vogliono diversi chilometri prima che avvenga il ricongiungimento, con il vantaggio dei fuggitivi che nel frattempo scende a poco meno di 3′.

Nelle fasi di corsa successive, però, il gruppo alza decisamente l’andatura, portando attorno al minuto il vantaggio dei fuggitivi a 65 chilometri dalla conclusione. Fortunatamente per gli attaccanti, però, Cofidis e Alpecin-Deceuninck decidono di alzare nuovamente il piede dall’acceleratore, concedendo di nuovo qualche secondo. La calma dura, però, poco: ai piedi del penultimo GPM di giornata, infatti, Txomin Juaristi e Ibai Azurmendi (Euskaltel-Euskadi) evadono dal gruppo, il cui ritardo torna di nuovo sotto il minuto.

I due non riescono a rientrare prima del GPM conquistato da Miquel, mentre il gruppo è cronometrato ad 1’25”. Finita la discesa la corsa si dirige verso la città che ospiterà la conclusione della tappa per un primo passaggio sul traguardo e i due uomini della Euskaltel vengono ripresi dal plotone. All’ingresso negli ultimi cinquanta chilometri di corsa, tante squadre si muovono per portare i capitani nelle prime posizioni del gruppo. In particolare sono UAE Team Emirates e Soudal-QuickStep a portarsi davanti, con il gap dei fuggitivi che scende ad 1’09” al momento del primo passaggio sulla linea del traguardo.

Dopo lo sprint intermedio conquistato da Herregodts, i fuggitivi cominciano l’ultimo GPM di giornata con un minuto di vantaggio nei confronti del gruppo. Sulle prime rampe della salita Miquel perde contatto dalla testa della corsa. Ad un chilometro dallo scollinamento sono gli uomini della Jumbo – Visma a prendere in mano le operazioni in testa al gruppo forzando l’andatura con Steven Kruijswijk.

I fuggitivi iniziano la discesa, quindi, con un vantaggio di circa 30 secondi nei confronti del gruppo, I quattro rimasti vengono ripresi poco dopo il traguardo volante conquistato da Onley da un plotone in testa al quale si alternano le squadre dei grandi favoriti, tra le quali Ineos Grenadiers, EF Edcuation – EasyPost e Soudal-QuickStep.

Mentre gli uomini della Ineos – Grenadiers lavorano in testa al gruppo, a 5 chilometri dalla conclusione si registra una caduta che vede coinvolti anche Michal Storer (Groupama-FDJ), Dario Cataldo (Trek-Segafredo) e Kristian Sbaragli (Alpecin-Decuninck). Il gruppo si disorganizza un po’, ma negli ultimi 3 chilometri sono gli uomini della Jumbo-Visma a prendere in mano le operazioni. La squadra giallo nera rimane così davanti fino agli ultimi 200 metri, quando Roglic lancia la sua volata. Evenepoel da dietro prova a rimontare, ma il campione del mondo nel momento decisivo aveva una posizione troppo arretrata che non gli ha permesso di vincere la tappa.

Risultato Tappa 1 Volta a Catalunya 2023

Classifica Generale Volta a Catalunya 2023

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